Il mio primo evento di Geocaching: GeoMare&Monti 2011 in Liguria

Partenza alle 6 del mattino insieme ad osselfir e ai miuu. Destinazione: Liguria!

Il viaggio di andata é stato tranquillo (qui non ho molto da dire: si chiacchierava^^)

Arrivati in quel di Arenzano, cominciano i problemi: per arrivare in loco cominciavo a girovagare per il paesello. Siamo anche arrivati molto vicino al punto di ritrovo, ma dato che non c'erano segnali o qualcuno ad attendere al di fuori del parco, abbiamo pascolato ancora un po'. Finalmente, vediamo un gruppo di persone "sospette" e ci avviciniamo: era la squadra di pallavolo!! No, allora non erano le persone giuste... e ci hanno guardato anche parecchio male...
Arrivati finalmente nel parco giusto (con la macchina...l'organizzatrice ci ha guardato malissimo....ma un cacchio di cartello no??), cominciano i primi problemi "tecnici":

- La faccia di S, l'organizzatrice dell'evento era allegra come un gatto morto... sembra fosse successo qualcosa di "grave" la sera prima (io pensavo fosse morto qualcuno, invece si trattava, pare, di disguidi organizzativi a cui lei ha dovuto sopperire pagando di tasca sua). Indisponeva parecchio.

- Non si riusciva a sincronizzare le coordinate dei cache con il GPS. E per fortuna c'era osselfir con il suo mitico pc!! Altrimenti eravamo ancora lì...anzi, forse sarebbe stato meglio, visto il seguito!

Ecco gli eventi in ordine cronologico che hanno reso la nostra passeggiata domenicale un tranquillo weekend di paura: abbiamo, io, Kmiuu e osselfir, optato per il percorso di media difficoltà. Mentre Mmiuu e i Nathanelli sono andati a fare quello black...che doveva essere il più difficile ma invece era molto molto molto più facile ç___ç

Andiamo con ordine:

- il parcheggio "vicino" all'inizio del sentiero era a 2 km di distanza...in linea d'aria. Per arrivarci, le solite coordinate GPS (solo che il GPS calcola le distanze in linea d'aria, e la razza umana ha costruito delle strade per arrivarci). Abbiamo ri-pascolato per una buona mezz'ora e abbiamo optato per un parcheggio selvaggio vicino all'inizio del sentiero. Avrei voluto ricordare che insieme alla "cartina topografica del percorso" (che segnava praticamente solo i dislivelli) una carta stradale sarebbe stata carina. Oppure qualcuno degli organizzatori che faceva strada. Eravamo parecchio allo sbando (ma durante il resto della giornata é stato pure peggio)

- iniziamo il sentiero: dopo un 100 metri notiamo un cartello che ci avvisa di fare attenzione, la stagione di caccia al cinghiale era aperta!!! Ma si può??? Avevamo qualche timore a proseguire. Comunque i cacciatori sono simpatici,e non ci hanno sparato (o ci hanno mancati, comunque: nessun ferito)

- I primi due cache non li troviamo. Eccerto: S (l'organizzatrice) era troppo stanca per darci le foto spoiler e se n'é dimenticata! Non credo proprio che tornerò a rifarli...

- La passeggiata, nonostante la caccia, prosegue tranquilla fino al ponticello. Da lì: l'inferno!! Ho scoperto stamattina che nel listing dei cache successivi si avvisa di "Il percorso dal "Ponte Negrone" (Sentiero Bricasso) è una sfida, in parte attraverso la macchia con sezioni ripide e terreni rocciosi. Anche se è indicato, può essere superato solo con le scarpe buone e buona resistenza."

 Magari dircelo prima??? Oltretutto con la pioggia era ancora più pericoloso. E noi, non sapendolo  non eravamo attrezzati!!
- Prima abbiamo dovuto superare un fiume (un piacere, con le scarpe da ginnastica)

- Poi ci siamo inerpicati su un sentiero...uno schifo di sentiero pieno zeppo di rovi!! Ci siamo fatti veramente male, era tutto un "ahi", "uhi", "attenzione"!! In più, dato che il percorso doveva essere di media difficoltà, spesso pensavamo di esserci persi (e la carta topografica ridotta ai minimi termini non aiutava certo!! Consiglierei di chiedere qualche vera carta topografica e dei sentieri a qualcuno che fa corsa d'orientamento).

- Arrivati in cima, dopo quasi 1 ora e mezzo (sempre sotto la pioggia, non dimentichiamolo), c'era la discesa: ripida, a tratti bisognava aggrapparsi alle corde metalliche attaccate alle rocce, sotto di noi lo strapiombo (almeno 500 metri). Insomma, se non ci siamo fatti male, é stato un miracolo!!! Nel frattempo mi arriva un sms da S che mi chiedeva se stavamo bene nonostante il diluvio e ci diceva di ripararci sotto i rifugi. Ma quali rifugi???? Tornata al ritrovo mi spiega: ci sono delle pareti di roccia sporgenti dove ripararsi dalla pioggia...essì, questi erano i rifugi: no comment!

Arrivati alla fine del percorso da incubo, dopo 6 ore e mezzo, eravamo stravolti...

Non é davvero possibile che qualcuno con così poca esperienza possa organizzare qualcosa e renderlo così pericoloso: poteva farsi male qualcuno!!!!

Arrivata da S, gliene ho dette di tutti i colori: non si scherza sulla salute delle persone. Poverina, d'altronde la sua colpa é stata quella di pensare in grande senza avere le conoscenze adeguate (anche solo di geocaching, non sa neppure cos'é un TB). Prima di organizzare un evento del genere bisognerebbe avere l'esperienza e la modestia necessaria.

Comunque, non tutto é stato negativo: sono davvero felice di avere conosciuto altri giocatori, e la cena é stata davvero bella :-)




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