Mad Men non è soltanto uno splendido spaccato del mondo pubblicitario degli anni 60, ma anche un'analisi molto approfondita degli aspetti lavorativi delle relazioni umane che può benissimo essere traslata ai giorni nostri, perché certe cose non cambiano mai.
Don è un anti eroe, una persona mai contenta della vita nonostante tutto quello che è riuscito a raggiungere, ma è anche l'essere umano per eccellenza con i suoi pregi e i suoi tanti difetti. Attorno a lui i personaggi che più mi hanno colpito sono Peggy, Joan e Sally/Betty. Ad un certo punto la figlia di Don prende il sopravvento sulla madre nel minutaggio delle puntate, e diventa un contraltare perfetto sia col padre (anche perché gli assomiglia molto) che con Betty e Megan. Megan è uno di quei personaggi che ti crea imbarazzo man mano che la sua storia con Don peggiora, è un imbarazzo che nasce dal fatto che lei ti fa pena e capisci benissimo che non può che andare tutto male.
La settima stagione è un gioiello. Si è arrivati al punto di non volerla finire perché sai che ti mancheranno tutti, ma proprio tutti. Il finale è praticamente perfetto.
Voto: 10
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