Diaz di Daniele Vicari
Il film di Vicari racconta con un metodo documentaristico i fatti avvenuti a luglio 2001 a Genova (presi dagli atti processuali) nella scuola Diaz (e poi il seguito, nel carcere di Bolzaneto . Come film, é un pugno nello stomaco, estremamente violento: anche se il regista ha dichiarato di aver censurato i fatti più violenti sorti durante il processo, perché erano così eccessivi da risultare poco credibili.
Non ho trovato fosse un film particolarmente di parte, spiega molto bene le motivazioni (colpirne uno per educarne cento) e come la reazione avvenuta fosse esagerata e assolutamente fuori di testa. Mi ha ricordato parecchio il periodo del regime militare cileno raccontato da Isabelle Allende in "La casa degli spiriti".
Punti positivi: la storia, la regia, la recitazione (personaggi e attori molto azzeccati), la colonna sonora
Punti negativi: se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, nel finale va un po' per le lunghe (ma io l'ho comunque apprezzato)
È un film che mi ha shockato parecchio, veramente allucinante e inumano. In questo senso, ha ragione Amnesty International: "la più grave violazione dei diritti umani dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (almeno per quello che riguarda un paese che si considera parte del mondo civilizzato:
In generale, un bellissimo film.
Voto: 9
2 commenti:
Sono d'accordo. È un film molto duro, difficile da "digerire", alcune scene e immagini mi resteranno impresse per sempre. Tra l'altro, è difficile capire come possa essere successa una cosa del genere; di sicuro si può tentare di "spiegare" questa reazione così esagerata, ma personalmente non potrei mai "giustificarla". Sarebbe come dire: "beh, sì, io rubo perché tanto rubano tutti". O in questo caso: "vabbè, la polizia ha esagerato ma sono successi episodi simili in molti altri paesi o in altri momenti storici." Già. Il problema è che così non ci si assume mai le proprie responsabilità. E non si migliora.
Daniele Vicari ha girato un bellissimo film. Un film che, direi quasi, era necessario fare.
Pumbba
Vicari si é davvero impegnato nella ricerca per questo film, e sono d'accordo con te: di spiegazioni per quello che é successo ce ne sono tante, la reazione era dovuta al fatto di aver sottovalutato il problema delle persone ritenute più violente già ad inizio manifestazioni (la polizia aveva i nomi, ma non ha agito tempestivamente). Le motivazioni le capisco, ma non le condivido e non le accetto come giustificazioni.
È un film molto coraggioso! Comunque anche a me certe scene mi si sono marchiate a fuoco nel cervello...
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